Al termine di una partita combattutissima e dal finale al cardiopalmo i partenopei tornano a vincere e si rilanciano nella corsa ai playoff
Gli incidenti di percorso possono capitare. Ed è in momenti come quelli che spesso viene fuori il vero valore di una squadra: quando un collettivo riesce a stringersi insieme e a tornare al successo, dimostrando di aver compreso gli sbagli commessi, oppure quando le motivazioni del gruppo si sfaldano e la squadra capitola di nuovo inesorabilmente. Con la vittoria per 14-6 ottenuta domenica al Briganti Field, contro gli agguerriti Delfini Taranto, i Briganti Napoli hanno dimostrato di non arrendersi alla prima difficoltà e di poter proseguire ancora la propria corsa ai playoff. E lo hanno dimostrato al termine di una partita incredibilmente equilibrata, rimasta in bilico dal primo all’ultimo secondo dell’incontro – che è terminato peraltro all’overtime – conquistando una vittoria fondamentale ottenuta con il cuore, la passione e la voglia di vincere.
La partita dei Briganti comincia in attacco, un attacco che aveva molto da farsi perdonare dalla sconfitta patita contro gli Eagles Salerno due settimane fa. Pur con qualche infortunio che ha costretto ai box per questa partita il running back Clemente e gran parte dei wide receiver, la formazione offensiva non soffre una partenza lenta come accaduto due settimane fa e riesce a chiudere qualche primo down ma non a concretizzare gli sforzi portando la palla in end zone, in parte per colpa di una difesa tarantina determinata che non lascia molti spazi agli avversari. D’altro canto la difesa partenopea fa lo stesso, facendosi però trovare impreparata in alcuni frangenti e lasciando ai Delfini più yard del dovuto, non concedendo comunque a Taranto di arrivare fino in end zone così come accaduto nelle prime due partite. Nonostante questo è proprio Taranto a passare in vantaggio per prima, con un field goal di De Bartolomeo che permette alla squadra ospite di guadagnare i primi tre punti dell’incontro. La reazione dei Briganti però stavolta c’è e non tarda ad arrivare: è capitan Lucarelli a capovolgere il risultato e a superare la difesa pugliese con un’ottima corsa fino in end zone. La trasformazione da due punti non va però a buon fine, dunque il punteggio resta fermo sul 6-3. Da quel momento le due difese riescono a ingabbiare gli attacchi avversari permettendogli poco e niente, ma nei secondi finali del primo tempo i Delfini riescono a pareggiare ancora grazie a De Bartolomeo, di nuovo a segno con un field goal che rimbalza sul goal post ed entra nei pali.
Il secondo tempo è una guerra. Le due squadre provano a segnare ripetutamente, ma i punti sul tabellone latitano. La difesa dei Briganti ritorna a non concedere nulla agli avversari, che riescono a rendersi pericolosi solo grazie a un terzo tentativo di field goal che però viene disinnescato e bloccato dagli uomini del defensive coordinator Vitale Petrella. L’attacco partenopeo cerca con tutte le sue forze di tornare a segnare e ci va anche molto vicino giungendo nella red zone avversaria, ma un fumble inopportuno recuperato dalla difesa dei Delfini rimanda i sogni di gloria. Nessuno segna, la partita termina dunque 6-6 e si deve giocare il primo overtime della storia recente dei Briganti. I napoletani perdono il coin toss, tuttavia Taranto decide di avere palla per seconda; di conseguenza i Briganti attaccano per primi. Stavolta gli uomini dell’offensive coordinator Amedeo Carpentieri sono determinati a non lasciarsi scappare l’ennesima occasione e con il primo tentativo di corsa si portano già dentro le 10 yard e poi successivamente fino a una yard scarsa dall’end zone, ben condotti dal quarterback Ausiello e ancora da Lucarelli. È però Stefano Ciotola a percorrere quei pochi centimetri mancanti, portando i Briganti in vantaggio e segnando anche la trasformazione da due punti successiva. A quel punto la formazione di casa è in vantaggio per 14-6 e i Delfini sono nell’angolo: solo un loro touchdown con annessa trasformazione può riaprire l’incontro. La difesa però non glielo permette, non concedendo nulla agli uomini di Mimmo De Bartolomeo. Un lancio su terzo e lungo non viene ricevuto grazie all’attenta secondaria partenopea, poi sul quarto down l’implacabile Ciotola, entrato a dare man forte anche in difesa, mette a segno un sack e pone così fine all’incontro, che termina ufficialmente all’overtime per 14-6.
Una partita equilibrata, agguerrita, soprattutto bella e corretta fino alla fine. I Briganti riescono a rialzarsi e a riprendersi dalla brutta e sfortunata sconfitta di due settimane fa e a sconfiggere una pericolosa rivale in chiave playoff, portandosi al secondo posto del gruppo B del campionato di Terza Divisione FIDAF con tre vittorie e una sconfitta. Molto bene come al solito la difesa napoletana, che per la terza partita su quattro non concede touchdown alla squadra avversaria ma solo tre tentativi di field goal, di cui uno bloccato. L’attacco fa degli evidenti passi in avanti rispetto alla prestazione confusa di due settimane fa e sta man mano ingranando nonostante abbia ancora molto da dimostrare. La squadra dell’head coach Stefano Chitos può festeggiare ma per poco: tra meno di due settimane i Delfini attendono nuovamente al varco i partenopei, stavolta sul loro suolo amico di Taranto. Senza più l’appoggio da parte dei loro tifosi, che domenica è stato certamente fondamentale per trovare la vittoria, i Briganti devono confermare i progressi fatti in una partita che, in caso di vittoria, garantirebbe l’accesso immediato ai playoff.
Lorenzo Pierleoni
Ufficio Stampa Briganti Napoli
Foto Federica Prontera
