Crusaders: Tra diversi accadimenti si avvicina la data dell’esordio in campionato

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da sx Francisco Javier Fuentes Bolivar, Emanuele Garzia e Aldo Canessa

LA SCOMPARSA DI MASSIMILIANO ANTONINO ADDOLORA LA VASTA FAMIGLIA CROCIATA

Nella quiete cimiteriale di San Michele, a Cagliari, tantissimi amici in lacrime hanno circondato con le dovute cautele il feretro di Massimiliano Antonino ai cui piedi la sua gloriosa maglia dai colori sgargianti, con a fianco il casco dei Cru, dice tutto. Un piccolo, suggestivo quadretto tendente a non placare i tormenti interiori della grandissima famiglia crociata ancora incredula. Difficile da realizzare che uno dei suoi più emblematici capitani, a soli 42 anni, abbia dovuto pagare con la vita le dolorose vicissitudini sanitarie. Ricordarlo è stato semplice, come dimenticare le sue battaglie sui campi, a partire dal 1995, sino a quel primo titolo tricolore, nel 2004 che lo vide protagonista indiscusso a Castiglione della Pescaia, quando il nine bowl decretò il successo sui Red Jacket Sarzana? Ma anche dopo l’addio al football americano giocato, l’affetto per la franchigia sarda non si è mai spento, anche perché suo fratello Andrea ha continuato a calcare i campi sino a poche stagioni fa.

Massimiliano Antonino al Memorial De Virgiilis (Foto Battista Battino)
Massimiliano Antonino al Memorial De Virgiilis (Foto Battista Battino)

Il presidente Emanuele Garzia lo ha sempre seguito nel suo calvario costellato di interventi chirurgici: “Per noi è stata una brutta batosta sia per la giovane età, sia perché abbiamo perso un atleta, un amico, un compagno di squadra, un fratello. Tutti noi siamo stati vicini ad Andrea e famiglia in questi giorni particolarmente carichi di malinconia. Tra gli ultimi messaggi che Massimiliano mi aveva recapitato su messanger ce n’è uno in cui, subito dopo l’intervento alla calotta cranica, mi chiese in dono un cappellino dei Cru. Non era una semplice pensata per coprire la ferita; voleva che il ricordo della sua squadra non lo abbandonasse mai”.

Il presidente dei Crusaders Emanuele Garzia
Il presidente dei Crusaders Emanuele Garzia

EMANUELE GARZIA DELEGATO REGIONALE FIDAF SARDEGNA

 

La voglia di essere sempre più coinvolto nel mondo del football l’ha palesata candidandosi come consigliere federale all’Assemblea ordinaria Elettiva della FIDAF tenutasi il 31 gennaio 2021. Pur arrivando secondo tra i non eletti, l’entusiasmo non si è affatto placato, anzi ha rilanciato. E infatti a febbraio è arrivata l’investitura per ricoprire il ruolo di delegato regionale della FIDAF. “Mi sono proposto – ha puntualizzato Garzia – perché ritenevo giusto che ci fosse un ricambio. Ma grazie a questo incarico troverò ulteriori stimoli per diffondere la pratica del Football nell’isola. Sarebbe bello se nuove associazioni si costituissero entro il prossimo quadriennio. Attualmente siamo appena in due, ma se si raggiungesse quota cinque potremmo partecipare attivamente all’interno del CONI”.

Il responsabile Covid-19 Efisio Melis (Foto Battista Battino
Il responsabile Covid-19 Efisio Melis (Foto Battista Battino

IL GIORNO DELL’ESORDIO SI AVVICINA

 

Tre squadre per sei gare complessive. I Cru esordiranno sul campo amico di Monte Claro il prossimo 9 maggio (vedere box in basso) opposti ai Pretoriani Roma. Della capitale è anche l’altra avversaria, la Legio XIII.

Il Campionato Fidaf–Cif9 2021 “Trofeo Paolo Crosti” è suddiviso in dieci gironi per un totale di 32 club iscritti. Quello che interessa maggiormente ai crociati è il “D”: per accedere ai play off è necessario vincerlo, oppure rientrare tra le migliori sei classificate.

Difficilissimo capire a priori quale sia lo stato di forma delle tre compagini ma l’head coach sardo Aldo Palmas non lascerà nulla d’intentato (vedere intervista in basso).

Intanto ci si allena con tanto impegno alternandosi tra campi molto vicini tra loro: due volte alla settimana il gruppone si ritrova negli impianti di via Monsignor Cogoni, mentre il tradizionale rettangolo di gioco incastonato nel parco di Monte Claro li vede sgambare nel terzo appuntamento settimanale.

Si è in piena fase preparatoria, e poi sarà di nuovo Football vero e proprio, distante quindici mesi da quell’indimenticabile derby tra franchigie cagliaritane giocato ad Assemini e che vide i crociati trionfare ampiamente sui Sirbons, squadra che quest’anno, non partecipando al campionato, presterà diversi giocatori ai loro “cugini”.

“C’è stata una bella iniezione di risorse umane – analizza il presidente Garzia – soprattutto in quegli ambiti in cui eravamo un po’ deficitari, come le linee d’attacco e di difesa. Così facendo evitiamo di forzare atleti che non si sarebbero trovati a loro agio in quei ruoli. Non saranno tantissimi, ma la motivazione li accomuna senza distinzioni”.

Nell’era Covid preservare i rischi contagi sta diventando un allenamento nell’allenamento e per questo ingrato compito è stato incaricato Efisio Melis, specializzato nel forgiare gli Special Team

“Con lui nessuno sgarra – ammette Aldo Palmas – perché si comporta come se fosse un sergente di ferro e in qualità di “covid manager” controlla gli accessi al campo, verifica se i ragazzi abbiano la temperatura idonea e pretende il distanziamento. Se qualcuno accusa anche il più piccolo sintomo viene rispedito a casa; quando sorgono casi sospetti, nessuno ritorna al campo senza mostrare gli esiti del tampone”.

A parte decisioni dell’ultimo momento, non ci potrà essere pubblico sugli spalti, ma la dirigenza sta già adottando delle iniziative volte a non far mancare le prove visive degli scontri casalinghi. “Stiamo formando un’equipe di professionisti per la ripresa integrale delle gare – conferma Garzia – e per la produzione di highlights da inviare repentinamente alla Federazione che organizzerà un bellissimo, quanto utile collage da tutti i campi d’Italia”.

Il team manager Giuseppe Marongiu (Foto Battista Battino)
Il team manager Giuseppe Marongiu (Foto Battista Battino)

PARLA IL TEAM MANAGER GIUSEPPE MARONGIU: TRA EUFORIE E PREOCCUPAZIONI SI FA IL CONTO ALLA ROVESCIA

 

Nel suo doppio ruolo di vicepresidente e team manager, Giuseppe Marongiu, da buon ex giocatore, si immedesima negli animi di allenatori e atleti, tutti ancora cauti e pensierosi su come si evolverà questo campionato. “Si, lo ammetto – dice Marongiu – la curiosità di vedere finalmente il football giocato è tanta, ma allo stesso tempo vivo queste settimane che precedono l’inizio della stagione agonistica con un po’ di ansia. L’anno scorso, per le note ragioni, abbiamo fatto in tempo a disputare appena un derby, tra l’altro molto sentito, anche se non poteva definirsi né gara in trasferta, e tantomeno d’oltremare. Purtroppo, il blocco non ci fece entrare nel vivo della competizione, di conseguenza non vedo l’ora di ricominciare sperando che venga portata al suo naturale iter, senza blocchi forzati. Siamo molto contenti, altresì, di aver accolto diversi giocatori dei Sirbons che tra l’altro si stanno integrando benissimo. Le preoccupazioni, invece, sono di carattere organizzativo perché il rispetto dei protocolli covid comporta enormi complicazioni, oltre a estromettere il pubblico che ci piace avere sempre vicino”.

L'head coach dei Crusaders Aldo Palmas (Foto Battista Battino)
L’head coach dei Crusaders Aldo Palmas (Foto Battista Battino)

TRE SALTI VERBALI CON L’HEAD COACH ALDO PALMAS

 

CONSISTENZA UMANA

“Possiamo contare su un numero sufficiente di profili per disputare un buon campionato. L’osservare diligentemente i protocolli ci crea un po’ di difficoltà perché le assenze in questo modo si moltiplicano, ma anche su questo fronte stiamo andando avanti”.

LEGIO XIII E PRETORIANI

“Le avversarie di quest’anno le definirei ostiche. La Legio XIII, negli ultimi anni, è cresciuta tanto mentre i Pretoriani vengono dalla seconda divisione e possono contare sull’apporto di nomi altisonanti del movimento italiano come Alessandro Di Giorgio, runningback titolare della nazionale e l’esperto qb Diego Ianniello. Quindi la gara d’esordio, purtroppo, non sarà una passeggiata per noi. Speriamo di arrivarci con l’atteggiamento giusto e preparati”.

NUOVI DISEGNI TATTICI

“Rispetto allo scorso anno gli schemi saranno differenti anche perché abbiamo cambiato molti giocatori, e quindi ci dobbiamo adeguare alla squadra del momento. Allenarci in due campi non ci crea alcun problema perché sono entrambi belli e questo consente di effettuare una preparazione costante e nel miglior modo possibile”.

La maglia delle trasferte (Foto Giulia Congia)
La maglia delle trasferte (Foto Giulia Congia)

DENTAL PIÙ AUGURA A TUTTI GLI ATLETI UNA RIPRESA COL SORRISO

 

Con le cliniche di Sanluri, Sassari e Roma, il Gruppo Dental Più rinnova il proprio sostegno a favore dell’intera società Crusaders Cagliari. Il suo responsabile Marketing e Comunicazione, Aldo Canessa, si fa portavoce dello stato d’animo di tutta l’azienda: “Esprimiamo stima, fiducia ed affetto a tutto il corpo dirigente, allo staff tecnico così come a tutti gli atleti dei Crusaders, impegnati nel compito di conciliare risultati sportivi e rispetto delle indicazioni ministeriali”. L’apprendere che dopo un anno burrascoso, la FIDAF abbia finalmente dato il fischio d’inizio alla stagione di Campionato di Prima, Seconda Divisione e CIF9 è sicuramente uno stimolo in più all’ottimismo: “Sebbene gli stadi siano chiusi al pubblico per assicurare il rispetto delle norme di sicurezza sanitaria sul distanziamento sociale, ancora essenziali in questa situazione – continua il comunicatore di Dental Più – siamo certi che grazie alla collaborazione di tutti si raggiungerà la meta di una nuova normalità”. Si congeda con la citazione di una icona del Football a stelle e strisce, Joe Paterno: “Dare performance a livelli molto più alti di tutti gli altri. Questo è il vero segno di un vero professionista”.

 

Ufficio Stampa Crusaders Cagliari

foto Giulia Congia | Battista Battino

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