Crusaders U19: A Cagliari arrivano i Seamen

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Il club più forte d’Italia a Monteclaro

La festività di Ognissanti aveva frenato un po’ l’afflusso verso il campo di via Cadello. Domenica non ci sono più scuse, si attende l’arrivo di un gran numero di supporter, quasi obbligati ad incitare i padroni di casa. Compresi gli esteti del Football Americano che avranno modo di vedere in azione i “piccoli” Seamen, campioni d’Italia in carica e figli di una senior che qualche mese fa si è aggiudicata lo scudetto in 1^ divisione. E anche il ruolino di marcia dell’attuale under 19 è a dir poco impressionante: i Rhinos Milano che in due gare hanno inflitto 112 punti ai rosso argento, ne hanno preso 57 in un colpo solo dai titolati cuginetti milanesi. Giocare contro questi campionissimi  sicuramente darà maggiori stimoli al team cagliaritano. “La seduta di lunedì è stata condizionata dalle assenze – rimarca l’head coach cagliaritano Luca Giraldiperché molti atleti sono rimasti acciaccati nell’incontro del giorno prima. Al contrario mercoledì abbiamo fatto un buon lavoro imperniato sui movimenti, la tattica, il timing. In prossimità della gara spero di replicare e fare anche qualche cosa in più”. Il dilemma più importante da sciogliere riguarda chi dovrà sostituire il runningback Luca Fadda che domenica scorsa ha subito un brutto infortunio (si sospetta la rottura del legamento crociato anteriore). Sarà una grossa perdita che non si limiterà alla partita con i Seamen. Consola un po’ il rientro del ricevitore Domenico Bressanello. “Ci apprestiamo ad accogliere una corazzata – continua Giraldi – con tutta la serenità del caso perché non abbiamo nulla da perdere, ma ci impegneremo tanto. Non ho strategie particolari da mettere in atto, giocheremo il football che sappiamo fare”. Non rimane che lanciare un appello al pubblico: “Venite in tanti perché abbiamo bisogno di voi”.

Cagliari, C.S. Monteclaro / 8 Novembre – Ore 13,00
CRUSADERS CAGLIARI vs SEAMEN MILANO 

Efisio Melis tra edilizia, scuole e special team

Non gli era mai passato per la testa di perdersi tra schemi e strategie di gioco. Ma davanti alle lusinghe di più persone, ha dovuto sollevare le sbarre della sua coscienza. Da tre anni e mezzo Efisio Melis, professionista nel campo edilizio, si sta impegnando come coordinatore degli Special Team giovanili e senior. Tanto per non farsi mancare nulla, è anche team manager del settore giovanile. Un impegno molto gravoso che però sta producendo frutti: “Ho contattato quelli che nella stagione precedente avevano giocato in giovanile – dice – e poi ho cercato qualche nuovo atleta”.

Ci sei riuscito?

Volevo reclutare almeno 25 giocatori, purtroppo ne sono arrivati 22.

Cosa fa un responsabile del settore giovanile?

Ascolta le eventuali problematiche dei ragazzi e cerca di risolverle con loro dove è possibile. Quest’anno mi sono posto come imperativo quello di tenere il gruppo maggiormente compatto. Cerco di fare del mio meglio però ho ancora tanto da lavorare!

Il segreto per catturare più giovani disposti a giocare a Football?

Purtroppo non è facile. In Italia il nostro sport è poco conosciuto. Noi proviamo con il progetto scuole e a breve inizieremo con un oratorio.

Difetti e pregi nello stare “in panchina”?

L’unica cosa brutta che mi viene in mente in questo momento è che rimango sempre in piedi durante le partite e mi ritrovo puntualmente senza voce e stanco. Mi riempio d’orgoglio quando gli atleti mi danno soddisfazioni mettendo in pratica quello che ho chiesto.

Efisio Melis (Foto Giulia Congia)
Efisio Melis (Foto Giulia Congia)

L’under 19 forse sta giocando sotto le aspettative della vigilia, come te lo spieghi?

Abbiamo un bel po’ di giocatori nuovi. Ci vuole tempo per formare un giocatore ma soprattutto devono credere in sé stessi; gran parte di loro si fanno venire l’ansia da prestazione.

Uno Special team funziona bene quando..

Quando tutti fanno quello che gli viene chiesto

Questa nuova gestione dei Crusaders, un po’ dirigenti, un po’ giocatori, come la vedi?

Ringrazio chi si è messo in gioco per tener viva la squadra. Per ora il loro lavoro è encomiabile, si impegnano al massimo. Sono molto soddisfatto.

E il futuro del football in Sardegna?

Con due società attive si spera in una maggior visibilità. Mi auguro che nasca una squadra anche nel nord Sardegna. Ma il mio sogno sarebbe avere una squadra femminile.

Uno spot in chiusura di intervista?

Ragazzi, venite a provare questo bellissimo sport…inoltre…stiamo cercando sponsor! Dopodomani vi aspetto al campo di Monteclaro per supportare la nostra under 19.

Primo piano di Tobia Collu (Foto Giulia Congia)
Primo piano di Tobia Collu (Foto Giulia Congia)

Tobia Collu: quando stare su due staffe è producente

Il suo futuro ideale lo immagina in Svezia, a scacciare il freddo a suon di note musicali, magari infarcite di trash metal (\m/ yeahp! ndr)e stoner rock. E il football? Tobia Collu, un po’ Sirbons, un po’ Crusaders non ce l’ha fatto sapere. Questo non significa che il nose guard dell’under 19 possa anche bussare presso qualche sodalizio scandinavo. Anche perché questa passione l’ha assorbito solo da qualche mese, ma a quanto dice lui, è stato bellissimo: “E’ uno sport che unisce tanto le persone – argomenta Tobiaqui dai Crusaders non mi aspettavo un’accoglienza così calorosa. Non vedo alcuna rivalità, ho stretto tante amicizie. Poi è divertente per i colpi che si prendono, lo reputo veramente uno sport diverso, non come il solito calcio”.

A quasi tutti chiediamo com’è stato il primo impatto..

A scuola passarono due ragazzi dei Sirbons, pare che non fosse la prima volta, ma non ebbi la fortuna di incontrarli. Presi io l’iniziativa e mi diedero appuntamento al campo. Dopo l’allenamento di prova ero abbastanza divertito e ho deciso di iniziare seriamente. Essendo privo di attrezzatura ho esordito come safety, poi sono diventato nose guard.

Che effetto fa allenarsi con due team contemporaneamente?

Mi piace fare cose diverse. Anche qui con i Crusaders sto migliorando molto ed è curioso anche vedere i modi differenti di allenare tra gli uni e gli altri. Qualcosa che non riesco ad imparare con una squadra, ci riesco con l’altra e viceversa.

Un inizio disastroso..

In difesa ci mancano tantissimo i cornerback, ricevere i passaggi lontani è un’impresa e non ci esprimiamo al meglio nelle corse esterne. Almeno questo vedo quando sono in mezzo alla mischia. Ovviamente ho sbagliato tantissimo anch’io, avrei potuto fare azioni migliori ma non ce l’ho fatta. Cercherò di crescere.

Come potete migliorare?

Dobbiamo assimilare tante cose durante gli allenamenti ed è bene che ci siano tutti i miei compagni perchè altrimenti si assiste a delle sedute fiacche. Spero di migliorare nella velocità e stendere tutti quelli che incontro.

Dicevamo della tua passione per la musica

Suono un po’ di tutto, principalmente la chitarra. Faccio parte di più band. Una si chiama Sunset on the Desert, fa un genere molto pesante. Sto cercando di tirarne su un’altra, mi manca un componente, si chiamerà Firepiss.

Tobia Collu durante un concerto
Tobia Collu durante un concerto

I nomi dei convocati

Fabio Argiolas (LB), Lorenzo Atzeni (LB), Riccardo Bonaldi (DL), Domenico Bressanello (WR-DB), Luca Camparini (WR), Tobia Collu (DL-LB), Alberto Costa (DB-LB), Federico Deidda (DB), Gianluca Demuro (WR-LB), Cristian Fadda (OL), Marco Lampis (TE), Matteo Marceddu (QB), Nicola Mei (WR), Nilo Matteo Naitza (OL), Ivano Pili (DL), Gabriele Ruggeri (LB), Preet Saini (OL-DL), Stefano Spedicato (WR), Claudio Strippoli (OL- DL), Nicholas Usai (DB).

Ufficio Stampa Crusaders Cagliari

Luca Fadda costretto a dire arrivederci al campionato (Foto Giulia Congia)
Luca Fadda costretto a dire arrivederci al campionato (Foto Giulia Congia)

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