Mexicans: Peccato, come Custer a Little Bighorn

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Domenica 24 Febbraio è andato in scena il debutto in campionato dei Pederobba Mexicans targati 2k19.

A San Giovanni Lupatoto (VR), infatti, andava in scena il primo atto della nuova stagione. Ad attendere i nostri c’erano i padroni di casa dei Verona Redskins, una squadra con cui si erano già incrociati i caschi un paio di stagioni fa. All’ora, la compagine veronese si rivelò corsara a Pederobba, riuscendo a strappare la vittoria per 0-33 ed estromettendo i neroverdi dai playoff all’ultima giornata.

Ma di acqua sotto i ponti ne è passata da allora, e i ragazzi di Coach Morgan, nonostante un roster numericamente inferiore rispetto alle scorse annate e soprattutto rispetto all’avversario in questione (quasi tre volte maggiore infatti quello scaligero), sono pronti e carichi per il debutto. Con loro, anche la torcida messicana, accorsa numerosa a Verona per sostenere i propri idoli. L’aria respirata è quella giusta, il clima insolitamente mite per una giornata di fine Febbraio, spalti gremiti, si parte.

Primo possesso per i padroni di casa, che sono forti, grossi ed esperti; agli scaligeri bastano un paio di corse centrali per arrivare a ridosso della endzone, quando la Defense del nuovo DC Marchese riesce a strappare e a fare sua la palla, fumble!

Entra così in campo l’attacco messicano di Coach Feltrin, guidato anche quest’anno dal QB Sabadotto; un attacco che l’anno scorso fece faville, facendo stropicciare gli occhi per l’efficienza e la fluidità offensiva. Un attacco però che rispetto alla scorsa stagione schiera parecchi volti nuovi, con talento ma poca esperienza. Primo snap della gara ed il risultato è infatti un placcaggio al rookie RB Miglioranza all’interno della propria endzone: safety e primi due punti per i Redskins.

A questo punto rientrano in campo i ragazzi della Defense, che soffrono terribilmente contro le corse scaligere; ogni portata dei RB avversari pesa come un macigno, fino al punto in cui il QB veronese riesce ad imbeccare il proprio TE con un lancio di 2 yard per la prima marcatura di giornata: l’XP è buono e si va sul 9-0. Per larghi tratti della prima metà di gioco, il monologo sarà questo, purtroppo. Nonostante la difesa messicana riesca a contenere lo strapotere fisico dei padroni di casa, si subisce un altro TD che porta il risultato sul 15-0, dopo la trasformazione fallita.

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Si entra poi in una fase in cui sembra che anche l’attacco abbia trovato il proprio ritmo, quando un 1-2 micidiale si abbatte sui Mexicans: prima la OG Tedesco e poi il QB Sabadotto vengono letteralmente messi KO dai Redskins. Due colpi in ritardo, sporchi, degni del peggior BountyGate legato a Sean Payton (Head Coach dei New Orleans Saints della NFL, indagato in passato per aver esortato i propri giocatori ad infortunare appositamente i giocatori avversari mettendo addirittura dei premi in denaro), che mettono
fuori gioco non uno, ma ben due messicani.

Senza “Saba”, è il RB Blanco ad andare in cabina di regia, forte di un’esperienza passata nel ruolo di QB, e il DT Dall’Omo passa in linea d’attacco. Proprio Blanco segna su corsa il TD che vale il 15-6, cercando anche la conversione da due che purtroppo non arriva.
Ci saranno altre due occasioni prima dell’halftime per portarsi vicini al pareggio, prima il CB Donadon intercetta sulla linea delle 15 yards, ma ritornandolo viene colpito duramente da un avversario perdendo così il pallone; pochi drive dopo un altro fumble, stavolta dell’attacco dei Mexicans, manda al riposo le squadre sul 15-6.

Da segnalare anche il forfait del LB Jimenez, anche lui colpito duro ad una caviglia e costretto ad abbandonare il terreno di gioco.

Nella ripresa si manifesta tutta la superiorità fisica e la maggior esperienza dei Redskins, che intercettano il pallone due volte e sfondano definitivamente il muro dei ragazzi di Coach Marchese, che nonostante questo continuano a vendere carissima la pelle, generando un altro paio di turnover che purtroppo si riveleranno inutili.

L’attacco messicano, infatti, si deve arrendere agli infortuni, con il RB Miglioranza alle prese con dei problemi alla caviglia ed il C Mondin che subisce un forte colpo al costato.
Blanco e i suoi non mollano un colpo, macinano yards trovando un paio di big play grazie a Curto, impegnato anche come WR nonostante un colpo alla spalla ricevuto poco prima, l’ennesimo di giornata. Ci sarebbero tutte le carte in regola per il TD della bandiera, ma un pick six mette la parola fine al match: 42-6 per i Redskins.

Una partita dura, difficile, contro una squadra forte, esperta, numericamente e fisicamente superiore ai Mexicans. L’andazzo della gara è stato simile a come fu due anni fa a Pederobba, in cui una volta messi spalle al muro, gli scaligeri risposero con una serie di scorrettezze e provocazioni, facendo crollare i nervi ai messicani. Ieri, invece, dopo non essere riusciti a prendere il largo dopo i primi minuti nonostante la loro
superiorità numeri e fisica, hanno deciso di tagliare la testa al toro e di far fuori Sabadotto, sicuramente il fulcro di questa squadra, nonché il giocatore più pericoloso dei neroverdi.

Analizzando la gara, i Mexicans ieri si sono battuti a viso aperto. A partire dall’offense, con buone impressioni del C Mondin dopo un lungo periodo di inattività, e del rookie TE Lanza, alla defense, con il solito LB D’Aloi E., la S Ferrante, il DE Sanchez. Ma tutti sarebbero meritevoli di una menzione.

A gara ormai terminata, poi, grottesco episodio in cui alcuni giocatori veronesi hanno preso di mira il defensive assistant Giotto minacciandolo di lasciare in fretta il campo per non subire una rappresaglia. Ma non c’è troppo tempo per leccarsi le ferite. Il prossimo appuntamento infatti tra sole due settimane, a Trento, ospiti dei Thunders. Una squadra già incontrata in pre-season, forte, esperta e numerosa.

L’obiettivo è di recuperare quanti più infortunati possibile e ripartire, da Mexicans, da underdogs.

Gilberto Danieli
Ufficio Stampa Mexicans Pederobba

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