3DIV / Leave it on the field 2018 / WILD CARD

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Wild Card Round. Questo torneo è stato e sarà sempre affascinante per numerosi aspetti che lo contraddistinguono. Vuoi per l’eterogenea distribuzione geografica, vuoi per la passione e l’entusiasmo che i suoi protagonisti mostrano sui terreni di gioco ogni maledetto weekend e, dulcis in fundo, perché talvolta questo campionato ci regala delle vere e proprie favole sportive in cui sì, esistono sempre dei vincitori e dei vinti – come è giusto che accada quando si compete in una disciplina – ma anche e soprattutto in cui le gesta di chi compie delle vere e proprie imprese sono capaci di emozionarti. Ma emozionarti sul serio.

Gracias amigos.

Piacenza riesce a tener testa a Ferrara solo per un tempo. Troppo poco per i volenterosi Wolverines che nella seconda frazione di gara cedono di schianto di fronte alla maggiore concretezza e alla grande determinazione dei rivali estensi. Le Aquile approfittano di questo calo fisico e di concentrazione dei padroni di casa e affondano inesorabilmente il colpo. Ulteriore nota di merito per gli atleti di coach Matteo Mantovani, unico team – insieme con i funambolici Mexicans – ad aver vinto in trasferta il proprio incontro in questo turno preliminare della post-season. La playoff board adesso riserva loro una sfida complicata, in casa della testa di serie numero uno al nord, i Ravens Imola. “Time to fly”, aquilotti..adesso o mai più.

L’esito del match tra Vicenza e Bolzano non ha riservato particolari sorprese. Così come si erano svolte le prove generali due settimane fa, medesimo epilogo ha avuto il main event del pomeriggio domenicale in casa ‘Canes. Magari la forma è stata un po’ differente – gli altoatesini sono stati più combattivi ed hanno dato maggior filo da torcere ai loro più quotati avversari – ma la sostanza non è cambiata. Hurricanes vittoriosi e soprattutto già proiettati verso la fatidica “bella” contro i Redskins proprio in quel di Verona.

Un botta e risposta quasi totalmente in apnea quello andato in scena a Trieste. Muli e Rams infatti se le danno di santa ragione per quattro quarti e senza soluzione di continuità. Alla fine a spuntarla è la maggiore caparbietà dei giuliani, i quali mantengono lucidità fino all’epilogo della battaglia, mettendo a segno un intercetto determinante proprio ad una mancata di istanti dal termine. Adesso il compito si fa sempre più arduo per i triestini: devono riuscire a non rimanere impantanati nelle torbide acque della laguna. L’onda blue teal li attende…

Se, in occasione della annuale riunione dei team ad inizio gennaio, avete sentito il commissioner Tortosa esclamare più volte: «questo è un campionato stupendo», avete buona memoria. Lo è. Può succedere tutto ed il contrario di tutto, anche che esistano veramente le favole, come quella dei Mexicans che espugnano Novara alla loro prima apparizione in post-season. Pederobba vince ed il suo viaggio continua, con la leggerezza di chi non ha niente da perdere, con il coraggio di chi ai sogni ci crede per davvero. Avanti così, Mexs, dejemos que la fiesta empiece, d’accordo? Al ritmo di un famoso successo dei Journey: «Don’t stop believin’».

A Roma i Fighting Ducks fanno il bello e cattivo tempo. Loro costruiscono, loro distruggono, loro creano, loro sbagliano…anche quando non sono in controllo, sono comunque sempre artefici del loro destino. Onore e merito ai Trappers che hanno vissuto una stagione da incorniciare, ma contro i mini-proconsoli in biancoceleste c’è veramente ben poco da fare. Questi poco-più-che-diciottenni qui, anziché bighellonare come i loro sbarbati coetanei al ritmo di discutibili hit di inconsistenti meteore come Young Signorino, mostrano attributi di granito e possono dirsi – a ragion veduta – fieri discendenti di Gaio Giulio Cesare, Marco Licinio Crasso e Gneo Pompeo Magno. A 2078 anni di distanza da quella che fu un’alleanza altrettanto produttiva, noi – sic et simpliciter – stringiamo la mano a tutto il triumvirato Cicinelli-Pacelli-Iaccarino. Questi ragazzini sanno giocare a football. E se lo sanno fare, è perché qualcuno glielo ha insegnato.

Gli Elephants avrebbero tanto voluto dimostrare sul campo di valere questi quarti di conference. Ed avrebbero voluto farlo davanti alla propria tifoseria. Così non è stato, le vicende sono note, i Vets hanno dovuto rinunciare al confronto, lasciando l’amaro in bocca sia ai propri atleti che a quelli del roster siciliano. Ai Liotri di coach Gargiulo adesso toccherà una sfida tutt’altro che semplice: espugnare il terreno di gioco dei Briganti Napoli. Sfida da “1X2” tra Etna e Vesuvio, in un clima che si preannuncia – per forza di cose – incandescente.

Un derby è sempre un derby, non può essere un match come un altro. Specialmente se nelle vene dei due contendenti scorre sangue meridionale e bollente come quello calabrese. Ogni sfida fra Achei e Black Tide quest’anno è stata sempre un susseguirsi incessante di emozioni, una lotta colpo su colpo, una roulette russa che ha infiammato lo spirito dei protagonisti in campo e degli appassionati in tribuna. Passano il turno i guerrieri di coach Dimos Spyropoulos, ma qualora l’impresa fosse riuscita alla marea nera catanzarese, ugualmente la Calabria sarebbe stata degnamente rappresentata nella south conference. Bravi tutti, but the show must go on. Per stavolta è Crotone a far rima con qualificazione.

Pochissimi, ma buonissimi. Il ritornello della canzone che gli Eagles canticchiano dall’inizio di questa stagione non cambia di una virgola. Con coraggio e soprattutto con una ventina di orgogliosi combattenti, i salernitani piegano la resistenza dei Navy Seals e strappano un biglietto per i quarti di conference. Andranno a Chiavari le aquile del sud, per sfidare una delle squadre più forti del campionato. I WhitePreds hanno tutte le carte in regola per andare avanti ed onestamente stavolta toccherà ai campani recitare il ruolo di underdogs, ma quando l’aria è intrisa di quelle sensazioni che sanno di impresa, gli Eagles non si tirano di certo indietro. Way to go, guys!

E adesso, come di consueto, tocca a loro: i protagonisti in campo. La nostra formazione-tipo del weekend appena trascorso, i Most Valuable Players di questo intenso fine settimana. A voi il meglio del Wild Card round:

DEFENSE

Defensive line

Valerio Tagliaferri, DL [FIGHTING DUCKS Roma]
Andrea Lion, DT [MEXICANS Pederobba]

Linebacker

Arturo Falbo, LB [ACHEI Crotone]
Vittorio Statile, LB [GIANTS Bolzano]
Sheikh Elessessi, LB [LANCIERI Novara]

Defensive back

Martino Campesato, FS [HURRICANES Vicenza]
Giovanni La Rocca, CB [MULI Trieste]
Lorenzo Ronga, CB [EAGLES Salerno]
Yankuba Jaiteh, CB [AQUILE Ferrara]
Fabrizio Gentile, SS [TRAPPERS Cecina]
Luca Mondelli, S [NAVY SEALS Bari]

OFFENSE

Quarterback

Eugenio Mannato, QB [FIGHTING DUCKS Roma]
Mattia Sabadotto, QB [MEXICANS Pederobba]
Hermann Falbo, QB [ACHEI Crotone]
Nicolo Zanforlin, QB [LANCIERI Novara]
Alex Plattner, QB [GIANTS Bolzano]

Running back

Omar Berrios, FB [HURRICANES Vicenza]
Amedeo Buldo, RB [EAGLES Salerno]

Receiver

Giovanni Fronda, WR [MULI Trieste]
Antonio Mosca, WR [BLACK TIDE Catanzaro]
Matteo Medini, WR/TE [AQUILE Ferrara]
Giuliano Cappellini, WR [TRAPPERS Cecina]
Alessandro Fontanella, WR [WOLVERINES Piacenza]
Edoardo Gramegna, WR/K [NAVY SEALS Bari]

 

Appuntamento alla prossima settimana!

Luca Correnti

Nella foto (di Sophia Sperandio) Eugenio Mannato, quarterback dei Fighting Ducks Roma

3 Commenti

  1. oltre che saper giocare i ducks sono un gruppo veramente unito e questo fa la differenza, non c’è un giocatore più o meno forte che non dia il suo contributo e stanno giocando in un campionato con gente che in alcuni casi potrebbe fargli da padre
    in bocca al lupo ragazzi

  2. Volevo avvisare che dare del friulano a un triestino e come dare del inglese ad un irlandese. Quindi prego correzione in giuliani.

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