Muli: vittoria pesante contro i 29ers, ma lo sguardo è già rivolto a Venezia

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I Muli ospitano i 29ers Alto Livenza, una sfida inedita contro quella che è la squadra più giovane del girone.
È chiaro fin da subito che i padroni di casa vogliono imporre la loro maggiore esperienza senza però sottovalutare l’avversario; la partenza è bruciante con la prima segnatura che arriva a meno di un minuto dal fischio di inizio grazie al ritorno di Massaria che sorprende gli ospiti.

I Pordenonesi reagiscono bene, in più occasioni si fa notare per la sua grande mobilità il runningback Braido che guadagna una decina yard. Generosi ma poco produttivi gli sforzi degli ospiti costretti al punt.

È sempre Massaria a portare avanti l’attacco, il forte runner conquista terreno, ma la difesa ospite, sebbene non con immediatezza, sembra riuscire a leggere le chiamate offensive.

Ritornati in possesso dell’ovale i 29ers pasticciano e sprecano l’occasione, un fumble coperto da Negro concede ai Triestini quattro nuovi tentativi da una buona posizione di campo.
Massaria (nella foto) va a chiudere in end zone con una corsa dalle 10 yard, posizione “calda” raggiunta grazie ad una penalità caricata alla squadra ospite. Il kicker Polla non sbaglia e il risultato si porta sul 13 a 0 a poco meno di 3 minuti dalla fine del primo quarto.

La squadra di coach Valentino non demorde, interessanti ma poco concreti i movimenti dei giocatori nel back field con la difesa dei Muli che fa ottima guardia mettendo grande pressione su quarterback e attaccanti che fanno poca strada.

Nemmeno il tempo di allontanare il pallone e gli ospiti subiscono un’altra segnatura a causa del solito Massaria che “dilaga” sul campo per 50 yard. Potentissimo il calcio per l’extra point di Polla che sposta il punteggio sul 20 a 0.

L’inizio del secondo quarto vede la reazione dei 29ers, ma la difesa dei Muli che in precedenza aveva concesso qualche spazio, ora è attentissima. Da segnalare l’ottimo intervento di Urbas che placca il portatore di palla e lo respinge indietro di 5 yard. Ottima la prestazione del giovane giocatore triestino che dimostra di aver iniziato ad assimilare i “gesti” dei compagni di reparto più esperti.
Costretti ad un quarto tentativo i 29ers prima simulano le operazioni per un calcio di allontanamento e poi spiazzano lo special team di casa con un pass del kicker che li premia con quattro nuovi tentativi che però si rivelano infruttuosi.

Niente di fatto anche per i Muli che però iniziano a dare maggior varietà al gioco. Il lungo lancio di Colautti è buono ma il ricevitore Djaba non riesce a trattenere la palla.

Il team di Caneva subisce sempre più la pressione della difesa triestina che si “procura” un fumble nella zona rossa avversaria.

Il secondo tentativo – una corsa esterna di Massaria – porta ad un nuovo touch down dei Muli. La trasformazione da due punti di Fagnini su una finta di calcio porta il punteggio sul 28 a 0.

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I 29ers incappano in un clamoroso errore, probabilmente dovuto all’inesperienza, quando il giocatore ospite tocca la palla arrivata in end zone lasciandola poi al suolo e rendendola così “viva”. Mezzetti ghermisce l’ovale e conquista altri 6 punti.

Il team dell’Alto Livenza subisce il colpo, i Muli ormai dilagano, calciano corto, riprendono il possesso e si portano nuovamente in attacco. L’azione di Poropat, che sembra ancora alla ricerca dell’esatta dimensione del suo nuovo ruolo offensivo, diventa concreta e porta alla conquista di una quindicina di yard.
Il lancio di Colautti – pur colpito – su Stolfa è preciso, ma il ricevitore giuliano esce all’esterno dei piloncini che delimitano l’end zone.

Tutto rimandato solo di un down, una qb sneak aggiunge altri sei punti sul tabellone, un punto in più arriva dall’extra point realizzato da Polla.
In virtù del risultato, poco prima della fine del primo tempo, gli arbitri segnalano l’inizio della “mercy rule.
Come chiesto dal coaching staff durante l’intervallo, i Muli mantengono alte, anche nel secondo tempo, pressione e concentrazione e grazie alla tranquillità del risultato sperimentano nuove soluzioni offensive e alternanze nei ruoli.

Il secondo tempo vede l’intercetto di Fagnini con i triestini – ormai padroni del campo – che macinano yard grazie alle corse di Massaria che chiude due down di seguito.

I padroni di casa danno spazio alle azioni aeree, Colautti mette in azione i suoi ricevitori, buono “il braccio” finalmente messo in azione in maniera più continuativa; nel mirino del qb le mani di Ursich e Djaba.
Il gioco aereo avvicina l’ovale fino alle 8 yard degli ospiti, una corsa di Massaria realizza la segnatura. Il risultato si porta sul 49 a 0.

Un leggero, ma non significativo allentamento dell’attenzione concede qualche spazio ai 29ers ma la difesa triestina controlla con sicurezza.
L’offense giuliana non è ancora paga del risultato, è sempre Massaria ad andare a segno con una lunga corsa, i Muli approfittano per testare nuovi schemi che vedono il wide receiver Djaba in versione regista.
È il versatile giocatore, nelle vesti del quarteback, ad andare a spostare il risultato oltre i 60 punti grazie ad una corsa di 22 yard. Fagnini in “trance agonistica” porta via il pallone a Polla pronto per calciare e realizza altri due punti per il definitivo 64-0.

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Risultato ottimo per il morale e per le statistiche, ma è coach Petri a riportare, con la consueta franchezza, tutti con i piedi per terra.

“Abbiamo fatto il nostro dovere, ma la prossima ( con gli Islanders Venezia ndr.) la musica sarà diversa”- ha detto a fine partita.

Saranno due settimane di intensi allenamenti per i Muli con l’obiettivo di preparare al meglio il difficile match di sabato 8 aprile con gli Islanders Venezia, con i quali i triestini condividono la posizione in classifica.
Una partita sicuramente impegnativa contro una squadra ben strutturata e di esperienza che lo scorso anno si è qualificata per la seconda fase dei play off.
I Muli dovranno lavorare sugli automatismi e sulla varietà delle giocate offensive, mentre la difesa dovrà prepararsi a gestire e contenere il gioco dei Lagunari che sembrano predilgere il gioco a terra.

Come sempre sarà fondamentale l’aspetto della concentrazione, i Muli hanno già sperimentato sulla loro pelle come i cali di tensione possano costare cari.

Ufficio Stampa Muli Trieste

foto Massimiliano Rossetti

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