Steelers, il cuore non basta. I Grifoni vincono il derby

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Grifoni Perugia vs Terni Steelers

Una partita che se anche ha origine soli 5 anni fa, ormai è da considerarsi un classico dello sport umbro. E come tutti i grandi classici difficilmente deludono.

Grifoni vs Steelers è il derby dell’Umbria del football americano ed è andato in scena sabato 7 Aprile in quel dell’Impianto sportivo di San Sisto, e il numeroso pubblico presente sulle tribune perugine, a fine partita, non ha potuto far altro che alzarsi in piedi ed applaudire entrambe le squadre.

Una partita di raro agonismo ed intensità fin da subito, con i Grifoni che non stanno a guardare e gli Steelers che per l’ennesima volta in questa stagione, ci mettono un po’ per scaldare i motori.

Dopo il kick-off iniziale con il passaggio incompleto dell’ex Fringuelli, la corsa senza guadagno di Bartoccioni e sul primo terzo down della sfida, il qb perugino trova in profondità Riboni, altro ex della sfida, che brucia il rookie Sagaria e si invola per il 7 a 0 iniziale.

Il seguente three and out degli Steelers non sarebbe neanche tanto doloroso per i ternani, essendo al primo drive in attacco, peccato che Santini, centro della squadra giallonera, decide di mandare lo snap troppo in alto anche per le mani del lungo ed esperto punter tuttofare Crocelli, che con una mossa disperata tenta di salvare la situazioni calciando il pallone dalla propria end zone.

Troppo tardi.

Uno stormo di Grifoni è su di lui, con la palla che si imbizzarrisce fino a che Bartoccioni non riesce ad addomesticarla.

1 minuto e 14 di gioco e siamo sul 14 a 0 Grifoni.

Un destro-sinistro devastante.

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Neanche è suonata la campana che gli Steelers sono alle corde, con il drive successivo che dura giusto qualche azione di più, merito di un roughing the passer di Magara su Chiccetti, prima di una buona corsa da 6 yard di Varriale ma di due passaggi incompleti di Lattanzi. Crocelli punta, questa volta senza problemi, e la palla è di nuovo in mano ai Grifoni.

L’ottimo drive che ne consegue porterà il punteggio a cambiare ancora prima della fine del quarto.

Fringuelli è in stato di grazia, e per un gioco di corso biancorosso che non trova varchi, il Qb folignate riesce a chiudere ben 4 primi down, prima pareggiando il conto dei roughing the passer subiti, colpevole Lattanzi, poi completando per il solito Riboni e per un altro ex storico come Cocchi e, infine, portando in solitaria la palla in mano, fino a varcare la linea dell’ end zone.

Non proprio la specialità della casa ma comunque efficace, e dopo i primi 12 minuti di football la partita sembra già finita, sul 21 a 0 per i padroni di casa.

Ma per quanto giovani, gli Steelers sanno che una partita non può dirsi finita fino a che non è finita e non perdono tempo per riaprire la contesa.

Solite mille finte dell’attacco ternano e questa volta la difesa perugina non riesce a reagire come dovrebbe, aprendosi come il Mar rosso al passaggio di un Falchi novello Mosè, che attraversa tutto il campo per vie centrali.

73 yard di TD run, il numero 3 in stagione per “Fargu” e partita riaperta.

Grifoni 21 – Steelers 7

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La vera notizia di questo secondo quarto, è che la difesa degli Steelers, forse per la prima vera volta in questa stagione, inizia a giocare da difesa degli Steelers, e dopo aver messo una pressione smisurata tutta la partita, riesce a chiudere in gabbia Fringuelli per il sack decisivo.
L’autore? Ovviamente Alessio Falchi che ormai è on fire, come tutto il back field ternano, che ne da prova nel drive successivo, con 4 corse di Lattanzi, due di Cicchetti, una di Falchi e una di Varriale.

Un drive lunghissimo che si conclude con la mano del veterano e capitano Freddini, che blocca il calcio di Crocelli, impedendo agli Steelers di accorciare le distanze prima dell’intervallo.

In realtà c’è tempo anche per un ultimo drive perugino, che non riesce a fruttare punti vista la lunga strada da percorrere e il poco tempo rimasto, con la difesa ternana che concede giusto un primo down sul corto a Brachini e regala l’ennesimo abbraccio Fringuelli, questa volta al one man show di Falchi, partecipa anche Manuele “Bisco” Laureti.

Ci credono gli Steelers, e come se ci credono, e gli basta il primo drive della ripresa per mettere veramente paura ai Grifoni, macinando yard via terra come neanche una falange di antica memoria.

Primo down Lattanzi, primo down Falchi, primo down Varriale e tocco finale a firma di guess who??? Alessio Falchi!

TD Steelers, 21 a 14 Grifoni e ancora un quarto e mezzo da giocare.

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Qui la partita diventa bellissima, forse non la migliore mai giocata dai giocatori in campo, ma probabilmente una di quelle più vere, con un agonismo che inizia a coinvolgere i tanti presenti e la totalità delle squadre, entrambe con roster cortissimi, ma che a vedere quanto dato in campo, sembrano almeno il doppio.

La pronta risposta dei Grifoni però non arriva, dato che la difesa degli Steelers ormai vive perennemente dall’altro lato della linea di scrimmage, con i blitz continui orchestrati da Limongelli e una secondaria attenta guidata da Capitan Addario. Quattro down e la palla torna in mani giallonere.

E’ il momento della verità, mancano 2 minuti alla fine del terzo quarto e solo una segnatura separa le due squadre. Sono i momenti quelli che contano, dove l’esperienza conta più di tante altre cose, o forse, dove conta essere meno inesperti.

La tensione è constante, tanto che per bene due volte gli Steelers si fanno punire per false start, ma questo non li ferma, e tra una corsa di Lattanzi e un gran passaggio completato dallo stesso per Crocelli, la palla sbarca nella metà campo perugina.

Ma purtroppo per gli Steelers, in tre azioni ben due fumble, per quanto ricoperti, e un misera corsa di Falchi stoppata dal sempre solido Nimskov portano i ternani a doversi giocare tutto in un fondamentale 4 down.

Santini snappa, Lattanzi parte palla in mano e cerca di trovare in profondità Crocelli.

Troppo in profondità.

Passaggio incompleto e palla ai Grifoni sulle proprie 38, retrocesse alle 23 per un comportamento antisportivo della panchina perugina.

Ormai mancano solo gli ultimi dieci minuti di un intensissimo derby.

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E’ il drive decisivo, se i Grifoni portano a casa punti si va su i due possessi differenza, se gli Steelers reggono, ci potrebbe essere ancora speranza.

Primo down in trincea, con Falchi che impatta Bartoccioni sulla ‘LoS’, aiutato da Laoreti che però, in un eccesso di generosità, infila le mani sotto al casco avversario. Fazzoletto giallo in terra e sempre primo down ma 15 yard più avanti.

I giocatori sono stremati da più di due ore di battaglia ma siamo ai momenti decisivi.

Bartoccioni ci riprova e questa volta trova un varco, si invola ma Torelli da tutto quelle che ha e riesce a fermarlo prima che sia troppo tardi, sulle 24 degli Steelers.

I tre down che susseguono, servono per settare la scena, di un’ultimo clamoroso quarto down.

Fringuelli prende palla in mano, alza la testa, evita la solita pressione infernale e riesce a scaricare per Bartoccioni.

Le maglie giallonere si chiudono ma non riescono a fermare il giocatore perugino, che in campo aperto rompe un paio di placcaggi.

Tutti tranne quello decisivo, che però arriva quando per gli Steelers è troppo tardi.

Mancano 3 minuti alla fine della contesa quando Bartoccioni carambola in end zone.

TD Grifoni e doppio vantaggio. 28 a 14 per i padroni di casa.

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Gli Steelers ci provano, devono provarci, ma il tempo è poco e le forze ancora meno, la difesa perugina attenta e i ternani devono, gioco forza, affidarsi al gioco di passaggio, non la loro arma migliore.

Un roughing the passer di Valigi da speranza, ma l’esperienza di Freddini alla fine prevale, anticipando sull’ennesimo passaggio lungo i ricevitori ternani e intercettando Cicchetti, sancendo praticamente fine, ad una contesa che difficilmente i presenti dimenticheranno.

Grifoni che si portano sul 3 a 0 in stagione. Agli antipodi, gli Steelers, fermi a 0 – 3 e ancora senza vittorie.

Un bilancio negativo per i ternani, ma solo dal punto di vista numerico, in quanto con una squadra ridotta all’osso, piena di rookie e con un sistema totalmente nostro, ha dimostrato, pur perdendo, di giocarsela con tutti, aumentando curiosità e aspettative, in vista di un girone di ritorno, che si prospetta lunghissimo.

Valentino Clementoni
Ufficio Stampa Steelers Terni

foto Andrea Sabatucci | Foto cover Roberto Pierangeli

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