Mad Bulls Barletta: Un passo alla volta, ma sempre in avanti

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I tori matti pugliesi hanno i numeri dalla loro parte, cosa non proprio trascurabile quando si parla di football americano. Già, hanno i numeri perché sono una delle poche squadre che possa vantarsi di aver compiuto un piccolo passo in avanti, stagione dopo stagione, senza alti e bassi, solo in crescita. Hanno i numeri perché riescono in un modo o nell’altro a riempire sempre le tribune del piccolo stadio che ospita le loro performance casalinghe. Li hanno perché ad ogni nuovo Campionato i barlettani si presentano sempre con un roster ricco e variegato (in controtendenza con la maggior parte delle formazioni meridionali). Li hanno perché svolgono un ottimo lavoro di promozione e reclutamento all’interno del loro territorio di competenza. Li hanno perché dietro il confacente hashtag “SEERED” e dietro un football Team che mira realmente alla crescita e al consolidamento, esiste un progetto con la P maiuscola, che privilegia la formazione (dei Coach in primis) ed il lavoro in prospettiva. L’intelligente politica, insomma, del “non tutto e non subito” li premia e li rende protagonisti, in questi ultimi tre anni, di un miglioramento lento ma progressivo, lapalissiano frutto di un efficace lavoro di squadra. Ne discutiamo con Ugo Calò, Head Coach dei Mad Bulls Barletta.

Ciao Ugo e bentornato. Partiamo, come di consueto, con un piccolo passo indietro. Stagione 2015: Come giudichi nel complesso l’anno vissuto dai tuoi Bulls?

“Un anno positivo. Abbiamo confermato i progressi ed i miglioramenti rispetto all’anno precedente, riuscendo a passare un turno di playoff. Abbiamo sicuramente perfezionato l’organizzazione di gioco in attacco e mantenuto il trend positivo in difesa. Di sicuro non siamo stati costanti e questa è la cosa che non mi è affatto piaciuta: ritengo prioritaria, per una squadra di football americano, la massima concentrazione ed attenzione in ogni circostanza. Grande soddisfazione è stata l’aver organizzato il camp tenutosi la prima settimana di settembre. Certamente l’esperienza potrà essere ripetuta e migliorata in considerazione del buon risultato tecnico ed umano ottenuto nonostante, in quei giorni, ci sia stata la prematura scomparsa del nostro amico e coach Roberto Papalino“.

Ugo Calò, HC dei Mad Bulls Barletta
Ugo Calò, HC dei Mad Bulls Barletta

Il caro Rob manca a tutti noi. Anche se non facciamo parte della Famiglia Mad Bulls, abbiamo avuto modo di conoscere tante sue doti, specialmente umane. Torniamo a noi, che 2016 sarà?

“Ci siamo “ristrutturati” sia a livello societario che a livello di coaching staff cercando di individuare le peculiarità di ognuno e di utilizzarle in maniera positiva. Sono convinto che debba essere una costante il mettersi in discussione e cercare di ottimizzare i contributi di tutti. Stiamo puntando, insieme con l’intera dirigenza, ad affinare e migliorare l’organizzazione e la struttura, non trascurando lo sviluppo dei settori giovanili. L’obiettivo è sicuramente quello di migliorare rispetto allo scorso anno cercando di avanzare nei playoff. Le sensazioni sono quelle di un 2016 che ci porterà delle soddisfazioni… ma si tratta, al momento, di sensazioni… bisognerà vedere sul campo se riusciremo a tradurre in fatti il lavoro svolto sinora”.

Ci descrivi un po’ lo staff tecnico attuale?

“Il nostro coaching staff è formato da me (Head Coach/Offensive Coordinator), Gianluigi Allegretti (Offensive e Defensive Lineman Coach), Daniele Seccia (Defensive Coordinator), Lorenzo Diliso (RBs Coach), Luigi Vescia (Defensive Lineman Coach), Antonio Diliso (Special Team Coach) e Giovanni Binetti (Assistant Special Team Coach). Abbiamo anche strutturato il settore giovanile affidando a coach Gilberto De Tullio gli under e coloro che si avvicinano al football mentre per la Flag il settore è affidato a Coach Lorenzo Diliso ed al suo Assistant Coach Desiderio Lemma. Stiamo puntando molto sulla formazione dei coach e sull’aumento numerico degli stessi, in quanto siamo convinti che sia uno dei fattori principali per la crescita di un team”.

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Mauro Solmi, HC dei Warriors Bologna, ospite di un camp organizzato dai Mad Bulls

Se potessi sbirciare un po’ nei tuoi schemi di gioco, cosa vedrei?

“Beh, in generale riteniamo di essere una squadra ben bilanciata tra run e pass. Sia in attacco che in difesa…in termini più pratici cercheremo di sfruttare al meglio le caratteristiche dei nostri giocatori analizzando, di volta in volta, le peculiarità delle squadre avversarie”.

I Mad Bulls rappresentano una delle squadre maggiormente attive al sud in fase Recruiting. A cosa è dovuto questo trend positivo?

“Ogni anno riusciamo a fare un buon reclutamento. Puntiamo molto sull’attrattiva che esercita il nostro sport tra i giovani (anche se molti purtroppo pensano solo che faccia ‘figo’ mettersi un casco ed un paraspalle e poi scompaiono alle prime difficoltà) e cerchiamo di fare molta pubblicità soprattutto nelle aree maggiormente frequentate da certe fasce di età. È chiaro che i risultati del reclutamento non sono immediati (salvo i rari casi in cui ti dovesse capitare un atleta già formato) ma vanno visti nell’ottica di una programmazione a fasi, cercando di far crescere gli atleti senza forzature e pressioni”.

Test match in vista?

“Abbiamo già fatto, nel mese di novembre, un test match con i Bucks Brindisi. Non abbiamo in programma altri test “esterni”. L’inizio a breve del campionato, a mio avviso, ci dà poco tempo per effettuare ulteriori test”.

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Il torneo di quest’anno ci propone ai nastri di partenza tante formazioni agguerrite. Chi vedi in pole-position?

“Molte squadre hanno innalzato il proprio livello e questo è un bene per tutti. Molte delle squadre più organizzate e con organici di tutto rispetto sono passate in II divisione per cui è difficile fare dei pronostici. Al Nord vedo bene i Knights ed i Gorillas ma ammetto di conoscere poco le altre realtà per cui potrei sbagliare alla grande… Al Sud i favoriti sono, nell’ordine, gli Steelers seguiti dagli Highlanders“.

Sconfiniamo un attimo in II Divisione. Tra le ex-cif9, chi può distinguersi?

“Senza nulla togliere a nessuno, ritengo possano fare meglio i Chiefs ed i Red Jackets“.

Benissimo, Ugo. Come al solito è un piacere ospitarti sulle nostre pagine. Buon football a te, al Presidente Marzocca e a tutta la Famiglia Mad Bulls. A te l’ultima parola…

“Mi piace una frase famosa mutuata, per la circostanza, al nostro ambiente: ‘Non chiederti cosa possa fare la FIDAF per te, chiediti cosa puoi fare tu per il nostro sport’. L’Italia è lunga e stretta, siamo il paese dei mille campanili… quello che funziona da una parte non è detto funzioni dall’altra… per cui non esistono ‘ricette’ o ‘soluzioni’ uniche da adottare per risolvere i nostri problemi… bisogna saper interpretare le realtà territoriali, provare, sperimentare e perseverare fino a quando si trova la soluzione giusta applicabile al singolo caso. Un saluto ed un augurio di buon Campionato a tutti, con un invito a non piangerci addosso ma ad essere sempre costruttivi”.
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Foto Ufficio Stampa Mad Bulls Barletta

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